- IL CASTELLO -

Luogo: CASTELLO DUCALE DI FAICCHIO.

Data e ora: 30 giugno 2012, dopo la cerimonia.

Facilità di arrivo: davvero facile, è il cuore del paesello.

Facilità di parcheggio: un po' meno che al convento, ma abbastanza facile anche qui.

PERCHE' QUI: E' rinomata la qualità della cucina, dove lo chef Biagio Federico mette anima e corpo, e il castello mantiene quel gusto dello storico "poco contaminato", con un senso di raccoglimento e intimità che ci ha conquistati... e poi, dalla prima volta che ci siamo stati, il sign. Biagio è diventato come uno zio...

Qualche notizia sul Castello

Il Castello è a pianta trapezoidale con agli angoli tre delle quattro torri cilindriche originarie, una delle quali (quella che guardava verso la Collegiata di Santa Maria Assunta) è crollata nei secoli scorsi probabilmente a causa di uno dei tanti terremoti che si sono avvertiti nella zona.

Due delle tre torri superstiti fanno da cornice all'ingresso, costituito da un grosso portale seicentesco con lo stemma della famiglia De Martino. Il portale era sovrastato originariamente da un loggiato a tre aperture, come si riesce ad evincere dall'intonaco. Il castello era cinto da un fossato ed era accessibile attraversando un ponte levatoio come si intuisce da due fori che si trovano al di sopra il portale. In questi due fori scorrevano le catene di ferro che venivano usate per alzare o abbassare il ponte levatoio.

Il cortile interno (come anche il prospetto principale e la planimetria) ricorda Castel Nuovo a Napoli, con a destra il lungo porticato in tufo grigio ed a sinistra la scala esterna che portava al piano nobile.

Dal cortile si può accedere ai sotterranei, molto estesi ma in gran parte impraticabili.

Al piano terra è sito il carcere dove ancora oggi, nell'intonaco, si possono vedere le scritte incise dai detenuti.

Il prospetto su piazza Roma ha due ordini di terrazze: quello inferiore corrisponde alle sale di rappresentanza mentre quello superiore coincide con gli appartamenti privati. Nel parapetto della terrazza superiore è incastonato lo stemma della famiglia De Martino, impresso su tufo grigio, materiale largamente usato durante i lavori di restauro voluti dal duca Gabriele De Martino nel 1612. Nella terrazza inferiore è inclusa la terza torre cilindrica. Sullo stesso terrazzo si affaccia l'ingresso alla cappella palatina, sovrastata da un campanile aggiunto nel XVIII secolo.

Nella cappella palatina vi è una ricca decorazione di stucchi barocchi che incorniciava un dipinto andato disperso. Secondo la tradizione popolare nella cappella si trovava un quadro raffigurante Santa Barbara che veniva fatto baciare ai condannati dopo le funzioni religiose. Costoro, avvicinandosi al quadro per baciarlo, ponevano a loro insaputa i piedi su di una botola che, aprendosi all'improvviso, li faceva cadere nelle segrete del castello. La botola che secondo la tradizione veniva usata per questo "trabocchetto" è ancora oggi sita nel pavimento della cappella.

Gli interni del castello sono stati arredati con mobili ed oggetti di antiquariato. In particolare, in alcune sale che sovrastano il portale di ingresso, sono conservati dipinti d'epoca, alcuni strumenti musicali antichi ed un presepio del Settecento. In una di queste sale sono ancora visibili tracce di affreschi parietali. In altri ambienti si possono ammirare pezzi di artiglieria, armi da fuoco e armature d'epoca.

fonte: Wikipedia

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